Oggi ti voglio raccontare un piccolo aneddoto del matrimonio di Clara.
Sono stata contattata dalle wedding planner di Clara soltanto un mesetto prima del suo matrimonio.
Questo perché loro le hanno consigliato vivamente di prendere qualcuno che si occupasse della gestione dei bambini durante il suo ricevimento, anche se lei non era molto convinta.
Non per una questione economica, ma proprio per via del suo gruppo di bambini invitati: una decina di bambini tra i 3 e i 12 anni, un gruppo che non si conosceva tra loro e davvero molto eterogeneo.

Come avrebbe potuto un gruppo così eterogeneo di bambini giocare insieme?

Una qualsiasi animatrice direbbe che non si può.
Ed effettivamente i bambini di 3 anni non giocano con quelli di 6 che non giocano con quelli di 12.
Può capitare che facciano un gioco o un’attività insieme, ma certamente non riusciranno a giocare insieme per 5 ore.

Quando si presenta un caso come questo ci si ritrova davanti a 2 gruppi di animatrici che propongono ciascuno la propria soluzione:

  • Il gruppo A sono coloro che dicono che non si può fare e che quindi potranno intrattenere solo il gruppo della fascia media (4-7 anni).
  • Il gruppo B ti dirà che loro sono eccezionali e che sono in grado di badare a tutti i bambini di tutte le età, poiché loro fanno tutto.

Quando scegli le animatrici di tipo A ti ritrovi ad avere subito un grosso problema.
Hai un gruppo di bambini, la fascia d’età centrale, intrattenuti per tutta la serata, ma hai sia i più piccoli di 2/3 anni sia i più grandi di 10/12 anni, che invece dovranno stare soli o con i rispettivi genitori per tutta la giornata.
Di conseguenza alcuni dei tuoi invitati saranno liberi di godersi la festa, mentre molti altri saranno impegnati a correre dietro ai propri figli.

Se scegli il gruppo di animatrici di tipo B avrai una persona che si occupa da sola del tuo gruppo eterogeneo di bambini per tutta la serata.
Quindi, dato che chiaramente non può fisicamente giocare con tutti i bambini, distribuirà disegni, colori e giochi a destra e a manca, mentre lei rimarrà seduta a guardare i bambini per tutto il ricevimento.
Quindi in sostanza farà come il pastore con il gregge di pecore: guarderà i bambini mentre in autonomia si organizzano e giocano per conto proprio.
Il problema, di cui ti accorgerai il giorno stesso, è che col passare del tempo i bambini iniziano ad annoiarsi e richiedere attenzione. Un’attenzione che l’animatrice non potrà dare a tutti.
Di conseguenza i più piccoli andranno pian piano dai rispettivi genitori e i più grandi si distaccheranno dal gruppo per giocare col telefono o con la playstation portatile.
E quindi i genitori a metà serata si ritroveranno ad avere con sé i propri bambini, e tu, che pensavi di aver trovato la formula perfetta per tutti, ti ritrovi ad avere ospiti stressati e costretti ad andare a casa prima del tempo, perché i loro bambini se ne stanno appiccicati a loro stressandoli e non facendoli divertire.

Clara ha avuto la fortuna di trovare noi.
Che le abbiamo spiegato un modo di lavorare completamente diverso da tutti gli altri.

Perché è vero che i bambini di età molto diversa tra loro non giocano insieme, ma è anche vero che se hanno ciascuno una persona che propone loro delle attività, possono non solo giocare insieme a qualche gioco, ma divertirsi per tutta la serata insieme.

Come?
Preparando delle attività adatte ad ogni bambino e dando attenzione a tutti.

Sembra così semplice ora che te lo sto dicendo, eppure non è così scontato. E ti dirò che non è difficile in sé, se hai le giuste competenze e tanta esperienza alle spalle.
La cosa difficile è pensarci.
È più facile e meno impegnativo proporre soltanto qualcosa a caso.
Non c’è bisogno di preparare nulla prima, di acquistare materiali e giochi.
Non c’è alcuno sforzo né fisico né di psichico.

Mentre se vuoi proporre delle attività specifiche per il gruppo specifico di bambini, hai bisogno di pensare, preparare, conoscere e programmare.
Hai bisogno di tempo.
Tempo anche per chiedere informazioni sui bambini presenti, poiché solo conoscendo le rispettive età, i caratteri, le singole necessità si può proporre qualcosa di adatto.

 

Cosa abbiamo fatto al matrimonio di Clara?

Per il suo gruppo di bambini abbiamo proposto giochi di ricerca e cooperazione, storie e travestimenti, laboratori sensoriali, attività creative, percorsi psicomotori, giochi e travasi con la farina gialla.

Abbiamo poi preparato un’area con delle aree di gioco simbolico che i bambini più piccoli hanno tanto apprezzato e con cui si sono divertiti a giocare.. bambole, macchinine, costruzioni in legno, strumenti musicali e varie cassette di frutta e verdura.

Creato un’area relax, in cui gli appassionati di lettura o i più desiderosi di rilassarsi, potevano stare e sdraiarsi sulla morbida trapunta e tra i grandi cuscini e leggere libri o raccontare storie.
Ad un certo punto proprio qui, ne abbiamo persa una. Che si è addormentata beatamente tra un racconto e l’altro.

E mentre i piccoli inventavano storie e giochi, nella stessa stanza, insieme a Laura, i grandi giocavano a giochi di movimento.

È stata davvero una bella serata.
I bambini hanno giocato tutti e fino alla fine.
Tutti nella stessa area di gioco, facendo cose talvolta uguali, ognuno con i propri talenti, talvolta diverse per rispettare le diverse capacità dei bambini.

La presenza di 3 animatrici ha fatto sì che ogni bambino ha ricevuto l’attenzione che meritava in ogni momento, siamo riuscite a giocare con tutti i bambini contemporaneamente e abbiamo potuto dare un servizio di assistenza continuativo per tutta la sera a 360° (cambio vestitini, assistenza durante il pasto, visita ai servizi igienici,..), in maniera tale che i genitori sono stati tranquilli e liberi di rilassarsi e divertirsi per l’intera serata, poiché i bambini erano al sicuro insieme a noi.

 

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