Gli studi dell’ISTAT dimostrano che in Italia ci sono sempre meno persone che leggono e acquistano libri.
Un controsenso, se si pensa che in teoria ci sono sempre più persone che vanno all’università e che quindi hanno un livello di istruzione medio-alto. Eppure in Italia le persone che leggono sono davvero poche.

Personalmente non ne capisco il motivo, è vero che ci sono momenti della vita in cui si è davvero presi da mille cose, ma il tempo di leggere, anche solo 5 minuti al giorno, lo si trova.
Sarà che a me piace davvero molto leggere, e quando trovo qualcosa che mi appassiona, divoro il libro in pochi giorni.
Di conseguenza mi pare strano che ci siano persone a cui non piace leggere.

Ma.. oggi vorrei parlarti di una pratica ancor più sconosciuta: leggere ai bambini.

Leggere ai bambini è davvero un’esperienza unica, che regala emozioni forti e crea un legame quasi magico coi bambini. È davvero una cosa bellissima.

Leggere ai bambini però, non è soltanto molto bello, è anche molto utile per lo sviluppo psico-fisico del bambino.
Sì, perché leggere ai bambini fin dalla nascita aiuta, ad esempio, a sviluppare il cervello.
Il cervello di un individuo si sviluppa non solo durante la gravidanza della madre, ma anche dopo la nascita, quindi la lettura di un libro e le sue attività collegate, come toccare, indicare le figure, la memoria, la creatività e la comprensione, aiutano sviluppare i collegamenti tra i neuroni celebrali.
Inoltre grazie alla lettura quotidiana il bambino impara a riconoscere le lettere, a tenere un libro in mano, a girare le pagine e aumenta il suo vocabolario linguistico.
Attraverso la lettura fatta dalla mamma, dal papà o da un adulto che gli vuole bene, il bambino si sente al sicuro e coccolato, e su queste basi costruirà la propria identità ed autostima.
Inoltre attraverso la lettura il bambino entra in contatto con mondi, luoghi e persone diverse che provano emozioni differenti. Questo lo aiuterà a riconoscere le emozioni sue e degli altri, a comprenderle e rispettarle.

 

Quindi oggi mi piacerebbe raccontarti non solo perché è importante leggere ai bambini, ma anche cosa e come puoi leggere tu al tuo bambino.

Dato che l’argomento è davvero molto ampio, ho deciso di dividerlo in più tappe, quindi oggi inizio dal principio col raccontarti la lettura al bambino dal 6° mese di gravidanza e dalla nascita.

 

Perché leggere in gravidanza e alla nascita?

Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che dal 6° mese di gravidanza il feto è in grado di reagire ai suoni provenienti dall’esterno e, a partire dalla 31° settimana di gravidanza, di distinguere la voce della mamma preferendola a quella di un’altra donna. L’ascolto della voce materna, durante la gravidanza, aiuterà il neonato a riconoscerla nei primi giorni di vita.
Parlare o cantare al proprio bambino fin da prima della nascita è quindi una pratica che ha fondamenti scientifici e che contribuisce a creare e poi rafforzare la relazione con il bambino.

Che cosa leggere?

In questo momento della sua vita il bambino preferisce i suoni e le rime, quindi sarà molto attratto dalle ninne nanne e filastrocche, lette o cantate. Il suono della tua voce è davvero molto importante perché diventa un filo segreto che vi lega.
Inoltre la ripetizione è un elemento chiave: i bambini amano i rituali e ascoltare più volte la stessa storia o la ninna nanna, perché la ripetizione dà loro un senso di sicurezza.

Quindi alla nascita, ma anche in gravidanza, è importante trovare dei libri o dei testi, che possiamo leggere o cantare al bambino, e ripetere quotidianamente.

Esistono moltissimi libri con filastrocche e testi di ninne nanne che possiamo leggere e cantare al bambino. Scegli quelli che ti piacciono di più e leggile (o cantale) quotidianamente al tuo bambino.
Ecco qualche nome:
– A-ulì-ulé. Filastrocche, conte e ninnenanne. Autore Nico Orengo, disegni di Bruno Munari.
– Ninne nanne nanne nì. Autrici Elisabetta Garilli, Serena Abagnanto e Bimba Landmann
– Dieci dita alle mani, dieci dita ai piedini. Autore Mem Fox, illustrazioni di Helen Oxenbury.
(Questo a me piace moltissimo, ed è anche stato eletto nel 2010 come “Miglior libro per bambini tra 0 e 36 mesi”. )

Come leggere?

Questa è una domanda che mi viene fatta spesso. Come leggo? Come è meglio leggere?
La risposta è molto più semplice di quanto ci si possa aspettare.
Dato che siamo ancora in una prima fase della vita del bambino, non è necessario creare uno spazio di lettura, basta trovare un luogo in cui entrambi siete comodi.
Può essere il letto, il divano, il tappeto, dove ti senti più comoda tu.
Prendi in braccio il tuo bambino, inizia a coccolarlo e poi inizia pian piano a leggere o a cantare una o più filastrocche o ninne nanne.
In questo momento il libro non è importante, serve a te come strumento di lettura, ma non è importante che lo veda il bambino.
Quindi mettiti comoda, abbraccialo, coccolalo, fagli qualche massaggino e intanto canta o leggi una filastrocca.
Il tono di voce non è importante, o meglio, lo è, ma non serve averne uno particolare. La tua voce è importante. Non servono vocine, toni particolari, essere intonati, serve soltanto la tua voce.

Un consiglio?
Sia in gravidanza sia alla nascita, tu mamma trascorrerai moltissimo tempo col tuo bambino, quindi sicuramente avrai il tempo per leggere e cantare, sia durante il gioco, sia durante il cambio, il bagnetto o la nanna.
Il suo papà invece, trascorrerà davvero poco tempo con lui o lei, quindi organizza un momento della giornata in cui possano stare insieme e creare un legame, attraverso la lettura di un libro o di una filastrocca.
Un momento che sia solo loro, durante il cambio del pannolino, il bagnetto serale o poco prima della nanna.
Questo aiuterà sia il piccolo sia il papà a rafforzare la conoscenza reciproca e quindi a rafforzare il legame.

E ora?
Ora non ti resta che provare.
La prima volta potrai essere un po’ impacciata, ma come con tutte le cose, la seconda volta andrà meglio, la terza ancora di più, e tra un mese ti sembrerà di averlo sempre fatto.

Buona lettura e buone coccole!

Chiara

 

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