Perché nel 2018 la storia di Cenerentola finisce sempre nello stesso modo?
Perché l’unico apparente desiderio di Cenerentola è sposare il principe?
Perché non potrebbe invece abbandonare la casa della matrigna per viaggiare per il mondo?
Perché non potrebbe fondare un’associazione contro lo sfruttamento minorile?
Perché non potrebbe diventare pasticcera?

Nel 2018 dovremmo essere aperti a qualsiasi cosa e dovremmo aprire le menti dei bambini verso qualsiasi direzione.
Anche quando leggiamo loro i libri o raccontiamo una fiaba dovremmo provare a cambiare la storia, inventando ogni volta una trama diversa.
Cambiare la trama alla storia è molto importante, non soltanto come esercizio di fantasia, ma anche per dimostrare al bambino che non esiste soltanto una via verso la felicità, ma ne esistono a migliaia.

Non esiste il lieto fine solo con la principessa che sposa il principe.

Esiste il lieto fine anche con Anastasia a Cenerentola che diventano migliori amiche.
C’è lieto fine anche con la regina cattiva che va alla ricerca dell’amore.
C’è lieto fine anche con il cavaliere che decide di diventare pizzaiolo e con il Lupo che non vuol più andare a caccia di porcellini o di bimbette, ma decide che vuole tanti amici e una famiglia.

Diamo ai bambini la possibilità e l’opportunità di scegliere il proprio destino a seconda di ciò che più li rende felici.

Anche leggendo e raccontando loro storie diverse dal solito.

Raccontando ai bambini che esiste una storia diversa da quella di cappuccetto che viene mangiata dal lupo, stiamo dicendo ai bambini che non per forza il lupo è cattivo e cappuccetto è buona. Magari è Cappuccetto che prende a calci il lupo.

Non per forza la nostra storia deve essere scritta come gli altri si aspettano da noi.

Stai dicendo alla tua bambina che non deve sposare un principe per essere felice, può esserlo anche da sola.

Stai dicendo a tuo figlio che non deve per forza sconfiggere draghi, può anche scegliere di diventare pittore.

Quando, durante i matrimoni, ci lasciamo andare a momenti di creatività, disegnando e creando storie, mi piace far vedere ai bambini che non esiste soltanto una storia e un lieto fine, ma che esistono tantissime storie con tantissimi lieti fine diversi.

Dopo un attimo di smarrimento iniziale, ai bambini piace sempre moltissimo la mia visione del mondo delle fiabe.
Infatti dopo un primo momento di disorientamento e poche idee, si trasformano in grandi inventori di fiabe.

Creiamo storie dai mille colori, personaggi e mondi incantati, con castelli sulle rive del mare, grotte sul fondo dell’oceano e foreste piene di animali arcobaleno.
C’è una fata del Sole amica della Fata dell’Acqua, che incontra la Fata dei Fiori amica della Fata degli Animali.
La Fata del Sole e la Fata dei Fiori si incontrano grazie ad un’amica in comune: la Principessa dei Cuori.

Questo è, ad esempio, l’inizio della storia inventata lo scorso fine settimana.
I bambini sono stati bravissimi. Hanno inventato una bella trama, hanno raccontato la storia a tutti e l’hanno interpretata.
Infine, tutti mascherati, l’hanno voluta realizzare davanti ai genitori, creando un meraviglioso spettacolo.

Sai com’è finita la storia?

Il cavaliere rosso ha potuto riabbracciare il fratello, il cavaliere verde.
Il mago nero ha trovato la soluzione all’incantesimo dell’invisibilità e ha potuto rivedere il suo amico gufo.
Il gatto leopardo è riuscito a tornare a casa dalla sua famiglia.
La famiglia Topolini è riuscita a costruire la nave con cui partiranno alla scoperta del mondo.
La principessa è felice perché realizzerà il suo sogno.
Le fate sono felici di aver aiutato tante persone e trovato tanti nuovi amici.
E tutti, vivono felici e contenti.

È una storia che ha tantissimi personaggi diversi, che si incontrano per caso durante un viaggio e che, insieme, riescono a raggiungere i propri obbiettivi.

Non c’è una principessa alla ricerca di un principe.
Non c’è un principe che vuol sposare una principessa.
Non c’è una fata che crea vestiti per principesse.
Ci sono tanti personaggi che creano il proprio destino.

In un pomeriggio abbiamo affrontato un tema un po’ particolare, insegnando ai bambini che non esiste un lieto fine uguale a tutti, ma che ognuno può creare il suo, cercando ciò che li rende più felici.

E questo si può fare anche attraverso il gioco e il racconto di storie diverse dal solito.

Questo è un piccolo esempio del mio metodo di animazione pedagogica.

Un metodo che unisce giochi pedagogici, attività creative e sensoriali che non solo intrattengono e fanno divertire i bambini, ma insegnano loro qualcosa del mondo che li circonda e di loro stessi.

Se vuoi avere maggiori informazioni sul mio metodo di lavoro o contattarmi per realizzare l’animazione pedagogica alla festa di compleanno del tuo bambino o durante il tuo matrimonio

scrivimi a info@polveredifata.com 

Ti darò maggiori informazioni e potremo fissare un appuntamento per incontrarci, conoscerci e progettare l’animazione dei bambini più adatta a te e al tuo bambino.

Ti aspetto!

Un abbraccio,

Chiara